Si è tenuto a Policoro il 3 Maggio 2024, presso la sala convegni dell’Istituto Superiore “Pitagora” un partecipato incontro sulla “Madonna del Ponte, tra leggenda storia e religione”.
L’incontro, promosso da UNITRE sede di Policoro in collaborazione con la diezione dell’I.S.S. “Pitagora”, è stato introdotto da Angela D’Elia, della segreteria UNITRE, la quale si è soffermata sull’importanza di promuovere particolari aspetti inediti della storia non solo di Policoro. “Essi rappresentano un momento di approfondimento delle origini delle nostre comunità – ha ribadito D’Elia – con l’UNITRE impegnata nella programmazione di corsi formazione diretti a tutti i cittadini, come quello odierno”.
La Dirigente Scolastica dell’ISS “Pitagora” di Policoro, Maria Carmela Stigliano, ha sottolineato l’importanza di iniziative come quella odierna. “Gia in un precedente incontro, tenutosi presso la sede della direzione didattica – ha detto la dirigente Stigliano – abbiamo promosso con il corpo docente e i ragazzi la conoscenza dei beni monumentali di Policoro, con la presentazione del lavoro svolto da Bavusi e Chiaradia sulla settecentesca Fontana del Varatizzo di Policoro . Ha rappresentato la parte finale di un coinvolgente percorso con gli alunni e genitori delle ultime classi della scuola. L’interessante tema odierno che riguarda la Madonna del Ponte, affonda le radici culturali nelle ragioni stesse dell’identità storica e religiosa di Policoro, dal Medioevo ad oggi, e ci fa conoscere aspetti non noti della nostra comunità”.
Intervenendo all’incontro in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Policoro, l’assessore alla Cultura, Massimiliano Scarcia, ha ribadito l’intenzione del Comune, su sollecitazione di UNITRE, di voler pubblicare l’interessante e inedito lavoro di ricerca storica e monumentale sul “Tratturo del Re” di Bavusi e Chiaradia. Esso offre interessanti spunti per conoscere un inedito e stimolante itinerario lungo la costa Jonica lucana, dal mare dei greci fino all’immediato entroterra, mettendo in rete risorse economiche, turistiche, ambientali di grande rilievo europeo. “… il comune di Policoro intende farsi promotore – ha ribadito Scarcia – dell’itinerario che riguarda il Tratturo del Re, ancora poco conosciuto, poichè inedito. Esso rappresenta invece un grande patrimonio di conoscenza da far conoscere a tutti, a quanti abbiano voglia di visitare Policoro e i luoghi luoghi della Magna Grecia ricchi di storia, ambienti diversi, mare, colline, tradizioni e cultura” .
Il presidente UNITRE di Policoro, Roberto Ruggiero, ha fatto conoscere l’attività svolta dal sodalizio a Policoro che associa molti cittadini. Nonostante ancora privi di una nostra sede stabile a Policoro, siamo animati da vero spirito di conoscenza e di autentico interesse culturale… il nostro statuto associativo, a livello nazionale, indica tra gli scopi prevalenti … gli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, di cui all’art. 5, lettera f), del CTS con l’ organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato...”.
L’intervento del relatore, Antonio Bavusi, si è concentrato sugli aspetti salienti inediti della storia della Madonna del Ponte, con le foto inedite di Ottavio Chiaradia che ha documentato alcuni monumenti e particolari il testo sulla Madonna del Ponte “…una devozione che potrebbe risalire addirittura al medioevo, allorquando alcune fonti storiche e documentali – ha detto Bavusi – richiamano la presenza di un ospedale dell’ordine religioso dei cavalieri Gerosolomitani, con compiti di assistenza materiale e religiosa. Esso era probabilmente situato in prossimità del ponte e scafa sul fiume Agri (esiste ancora il toponimo e l’indicazione su antiche mappe), di cui sarebbe importante cercane i resti. Pellegrini, mercanti, cavalieri, mandrie, merci erano costretti a transitare, pagando un pedaggio per il passo sul ponte, poi sostituito da una scafa, così come alcuni antichi documenti e cartografie ci tramandano”.
“Il Tratturo del Re attraversava non solo Policoro (attuale Via Puglia) ma tutti i centri abitati della costa jonica, essendo il prolungamento dell’antica via preistorica, poi divenuta via pubblica terrestre con i romani, e infine il medievale Tratturo del Re. Da Reggio arrivava a Taranto, costituendo uno snodo viario antico lungo il Mar Jonio, alternativo alle rotte navali, di straordinaria importanza per lo scambio di beni materiali e immateriali, anche con l’interno della regione. Questo patrimonio – ha ribadito Bavusi – meriterebbe di diventare un parco storico archeologico ambientale della Magna Grecia e dello Jonio Lucano che oltre a salvaguardare un patrimonio di indubbio valore, sarebbe occasione per mettere in rete oggi grandi potenzialità di sviluppo per le comunità locali di otto comunità, così come già l’associazione NST fece nel 2014 presentando la proposta a Rotondella”.
Nel corso dell’incontro è interventuto anche Gabriele Crispino, figlio di Vincenzo Crispino, autore del testo pubblicato nel 1988 sulla leggenda del miracoloso ritrovamento della statua lignea della Madonna del Ponte di Policoro (XIII – XV secolo) proprio in riva al fiume Agri, secondo la tradizione orale registrata da Crispino nel suo interessante volume. La statua venne traslata a Policoro presso la cappella baronale settecentesca, oggi chiusa al culto. Gabriele Crispino, ricordando il padre, si è soffermato sull’interesse del genitore per la ricerca e l’antropologia legate alla fede a Policoro per la Madonna del Ponte, componendo diverse belle poesie che sottolineano come la Madonna del Ponte a Policoro rappresenti la Pace e i valori della Famiglia. E’ venerata ancora oggi con fede genuina, così come ha testimoniato con un canto a Lei dedicato una corista della locale Chiesa Madre che ha accennato col canto i versi composti da Giuseppino Mincione con musica di Antonio Piovano, noto in Italia e all’estero per l’intensa attività artistica come pianista, compositore, direttore d’orchestra, musicologo e ricercatore.
La bella serata è stata conclusa dai cittadini coinvolti in prima persona in sala, che hanno portato testimonianze che devono costituire – è questo l’auspicio di tutti – importanti valori per l’identità culturale da tramandare a tutte le generazioni.