L’epidemia di sifilide e la fine della Guerra d’Italia (XV sec)
*scheda storica curata per Pandosia da Antonio Bavusi
Scarica l’eBook gratuito (in formato pdf)

(Agosto 2025) – Creative Commons Attribuzione – Non commerciale citando la fonte

L’assedio di Atella del 1496 e il “Mal Franzese”

Gli episodi bellici e le imprese dei condottieri sono stati frequentemente tramandati dagli storici seguendo la prospettiva dei vincitori, spesso tralasciando dettagli più crudi o ignorando elementi che arricchirebbero la comprensione del contesto storico. L’assedio di Atella del 1496 da parte di Francesco II Gonzaga, marchese di Mantova, contro le forze francesi guidate da Gilbert de Montpensier, viceré di Napoli, costituisce un esempio emblematico di questa “zona grigia” ancora poco esplorata e tramandata dagli storici locali in maniera frammentata ed isolata nel contesto locale.

L’assedio di Atella da parte delle truppe di Ferrandino contro la “coalizione” francese, si inserisce a pieno titolo nel contesto delle cosiddette Guerre d’Italia, magistralmente narrate da Guicciardini, un periodo caratterizzato da sanguinosi conflitti per il predominio sulla penisola tra Spagna e Francia.

Ad iniziare dai generali e Condottieri di Ventura che furono impegnati in combattimento ad Atella, che annoveravano uomini d’armi di “prim’ordine” nel panorama delle Guerre d’Italia. Alle rivalità internazionali si sovrapponevano quelle delle signorie locali, impegnate in congiure e intrighi per assicurarsi il controllo dei territori.

Eppure, in questa occasione, non le armi ma un’epidemia di sifilide chiamata “Mal Franzese” fu a porre fine al conflitto.