Il sito paleolitico di Atella, individuato agli inizi degli anni ’90, è ubicato nei pressi del cimitero comunale ha oggi una moderna sede costituita da un polo museale diffuso denominato “PaleoAtella”, realizzato dalla Regione Basilicata, il Comune di Atella con la Sioprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della Basilicata nell’ambito del progetto europeo PO-FERS Basilicata.

Il  “PaleoAtella” è aperto al pubblico presso le sale dell’ex scuderia del Palazzo Saraceno di Atella. Raccoglie i materiali rinvenuti dalla stratigrafia del sito, attualmente in corso di studio da parte di una equipe franco-italiana. Il sito frequentato dall’uomo cacciatore sulle orme dei grandi mammiferi che vivevano nel meandro di Atella, si trovava sulle rive dell’antico lago Plestocenico, oggi scomparso, creatosi durante il formarsi del complesso vulcanico del Vulture, oggi parco naturale regionale.

Nelle belle ed ampie sale di Atella (Basilicata – Parco Regionale del Vulture) in via di continuo allestimento, adibite in passato a scuderie dell’antico palazzo Saraceno con annesso giardino murato divenuto un parco cittadino, sono ospitati pannelli, audiovisivi e alcuni importanti materiali e reperti litici rinvenuti  durante le campagne di scavo che hanno individuato la presenza di resti ossei dell’antica fauna cacciata dagli uomini di Atella vissuti centinaia di migliaia di anni fa. Le testimonianze documentano una delle presenze più antiche dell’uomo in Europa, assieme al vicino sito di Loreto Notartichirico di Venosa.

Soprattutto è visibile una zanna di notevoli dimensioni di fossile dell’Elephas antiquus (Elefante antico) e resti di Bos primigenius (Bue primigenio), con un’industria litica molto particolare che costituiva lo “strumentario” delle armi che è in gran parte realizzato in radiolarite porosa, una pietra molto leggera e lavorabile di cui sono documentate le industrie litiche presenti nell’antico bacino Quaternario della Valle di Vitalba. Di notevole interesse è la presenza, in uno dei livelli stratigrafici dei deposti lacustri in cui si apre lo scavo, di avvallamenti sub-circolari, interpretati come impronte di un elefante che si era impantanato in prossimità della riva del lago durante una caccia notturna.

L’individuazione della presenza di orde di cacciatori dell’Acheuleano inferiore, databile tra il 700.000 ed i 550.000 anni fa, ha permesso di comprendere le strategie venatorie specializzate nei confronti dei grandi mammiferi.

Il museo diffuso “PaleoAtella” nella stagione estiva 2025 è visitabile nei giorni di Martedì e Giovedì (ore 10,00 – 12,00) e Sabato (ore 15,00 – 19,00). Per informazioni singoli, gruppi e scolaresche telefonare al numero 320/4187783 oppure scrivere alla mail presso il Comune di Atella:affarigenerali@comuneatella.net