Siris e il mosaico geometrico delle terme romane di Ciglio dei Vagni
*testi per Pandosia a cura di Antonio Bavusi
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“…Incontratisi poscia Eracleopoli poco al di sopra del mare; e due fiumi navigabili,
l’Aciri ed il Siri, lungo il quale v’ebbe già una città troiana detta Siri anch’essa;
col tempo avendo i Tarentini fondata Eraclea, Siri divenne l’arsenale marittimo degli Eracleoti.
Questo luogo è distante da Eraclea ventiquattro stadii, e da Turi circa trecentotrenta”.
[Strabone, Geografia, libro VI,1,4]

Ad Semnum flumen
Ad Semnum flumen (al fiume Sinni) era una “statio”sull’itinerario costiero romano Tarentum – Rhegium della Tabula Peutingeriana. Le terme romane di Ciglio dei Vagni di località “Taverna”, con la via romana denominata Tratturo del Re a partire dal IX secolo sono poco distanti dalla mitica Lagaria fondata da Epeo, il costruttore del cavallo di Troia, dove si produceva il vino Lagarino rinomato a Roma per le sue proprietà terapeutiche e utilizzato nelle cerimonie sacre. Secondo lo storico e geografo romano Strabone (60 a.C. – 24 d.C.), Siris con il suo porto si trovava a 24 stadi da Heraclea romana. Il bosco sacro è identificabile con l’attuale Bosco di Policoro e svolgeva l’importante funzione idraulica di scolmatore delle piene del Sinni, proteggendo i fertili terreni agricoli dalle ricorrenti esodazioni. Alla fondazione mitica troiana di Siris abitata dai Choni legati agli Enotri, segue quella reale, con i guerrieri di Sibari, Crotone e Metaponto alleate che occuparono la ricca Siritide, trucidando la popolazione inerme di Siris nel tempio di Atena Iliaca, scatenando l’ira della dea. Nel VI secolo a.C., Taranto e Thurii, a seguito di un accordo di pace, si spartirono la Siritide, fondando Herakleia nel 432 a.C. sulla collina dell’attuale Policoro, divenendo sede della Lega Italiota contro i Lucani. I “siroi”, cavità scavate nel terreno, erano i magazzini dell’ex porto di Siris- Herakleia. Dal 1963 sono diventati il deposito per rifiuti del Centro Nucleare della Trisaia di Rotondella. Le Tavole in bronzo di Herakleia (V – IVsecolo a.C.), testimoniano il tentativo di riprendere il controllo delle terre della Siritide consacrate a Dioniso e Athena Polias, prima che i romani, nonostante sconfitti da Pirro alleato con Taranto nel 280 a.C nella piana tra il fiume Sinni e Pandosia, occupassero la Siritide. Le terme romane di Ciglio dei Vagni (I-III secolo d.C.) erano ubicate in un luogo strategico militare e commerciale, come presidio sulla viabilità tra l’ex porto di Siris e l’entroterra. Il testo descrive i simboli geometrici e matematici di grande interesse culturale del mosaico della sala del frigidarium delle terme romane, composto da 100 riquadri realizzati con tessere in pietra bianca e nera. L’originale è custodito temporaneamente presso il Museo Nazionale Adamesteanu di Potenza, mentre una copia è stata collocata in situ. Entrambe le composizioni sono diverse dal disegno fatto nel 1986 durante gli scavi, mentre l’accesso alle terme è attualmente interdetto al pubblico.