L’Archivio di Stato di Foggia e la Direzione generale Archivi e Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia organizzano l’evento a Foggia il 10 e 11 Ottobre presso il palazzo della dogana
La migrazione stagionale degli armenti dalle montagne abruzzesi verso le pianure di #puglia , comunemente nota come #transumanza , ha origini antichissime. Tale pratica, che ha per fulcro la #capitanata , ha segnato profondamente quell’esteso territorio che va dall’Abruzzo al Molise, dalla Terra di Bari alla Basilicata.
A partire dal 1447, per volontà di #alfonsodaragona , questa pratica millenaria viene istituzionalizzata con la fondazione della Regia #dogana della Mena e delle pecore di #Foggia , un poderoso apparato economico-amministrativo capace di contrastare il potere baronale e, allo stesso tempo, di sostenere il bilancio pubblico tramite una efficiente gestione fiscale.
Il ruolo svolto dalla Regia Dogana è altresì importante per la regolamentazione dell’uso del territorio e per la costruzione del paesaggio: la maggioranza dei terreni demaniali viene adibito a pascolo, inoltre tutte le greggi del regno superiori a venti capi sono obbligate a recarvisi d’inverno a garanzia della produttività agricolo – pastorale dell’area.
Così, con l’operazione di reintegra vengono ripristinati gli antichi tratturi. Queste vie erbose – ampie anche 111 metri e lunghe oltre 200 chilometri – attraversate dai pastori costituiscono, insieme a tratturelli e bracci, elementi fondanti dell’organizzazione territoriale della transumanza.
Esse sono ben delineate negli atlanti conservati nel fondo Dogana delle Pecore nell’Archivio di Stato di Foggia, preziosi esempi di cartografia ad uso fiscale.
Completano l’asset del paesaggio dell’epoca i riposi, aree in cui sostare prima di raggiungere le locazioni, quest’ultime ambiti territoriali suddivisi a fini fiscali, ed infine le poste, volte a garantire un ricovero per le greggi e i pastori.
Quello elaborato dalla Regia Dogana della Mena delle Pecore é certamente un modello economico fatto di regole restrittive, come il divieto di vendere animali o di destinare alla coltivazione le terre preposte al pascolo, ma anche di misure volte a tutelare i principali attori di questo sistema – i locati – mediante, ad esempio, la presenza di un tribunale privilegiato, l’esenzione dal pagamento di dazi, la riduzione del prezzo del sale.
Tuttavia, a partire dal XVIII con l’acuirsi del secolare conflitto tra agricoltura e pastorizia il sistema entra in crisi,complici l’aumento della popolazione ed il conseguente innalzamento della richiesta di grano.
Lo scontro culminerà con la censuazione del Tavoliere: nel 1806 la Regia Dogana con le sue stringenti regole viene abolita e le terre concesse in enfiteusi. E’ il declino dell’allevamento transumante.[Fonte Archivio di Stato di Foggia]