Si è tenuto presso la cantina delle Vigne Mastrodomenico di Barile, lo scorso 19 maggio, un incontro di degustazione dei vini, dell’olio e dei prodotti derivati dal grano, con gli autori del testo “La Via del Grano“, di Antonio Bavusi e Vino L’Erario. L’occasione ha consentito ai partecipanti di conoscere il territorio del Vulture, attraversato dall’antica Via Appia e da una via commerciale del XVIII secolo, “la Via del Grano”, che ha caratterizzato anche scambi culturali tra comunità campane, lucane e pugliesi. Un itinerario, attraverso il gusto, alle radici dell’identità comune, per la conoscenza del territorio. E’ seguita una interessante degustazione e una altrettanto stimolante discussione tra gli autori, i partecipanti ed uno dei vignaioli, produttore storico del vino Aglianico del Vulture, rappresentato dalle Vigne della famiglia Mastrodomenico. “Nunc vino pellite curas” …ora con il vino scaccia le tue preoccupazioni (Orazio, Odi, I, 7, 31).
Cosi la terra diventa vino
Vigneti si estendono per circa otto ettari lungo una piccola collina alle pendici del Monte Vùlture, l’antico vulcano spento di epoca quaternaria della Basilicata. Godono di un’esposizione soleggiata ottimale e di una ventilazione costante, tanto da garantire – grazie alla cura e alla dedizione nella coltivazione – alta qualità ad ogni annata. La zona è di particolare pregio naturalistico e storico. Ci troviamo, infatti, lungo l’itinerario della Via Appia Antica, la Regina Viarum, e a valle del villaggio eneolitico di Toppo Daguzzo. In questa piccola oasi dove l’urbanizzazione non è presente, il tempo si è fermato e la storia antica rivive nei nostri passi, che sembrano seguire quelli degli antichi popoli che abitarono questa zona e che per primi coltivarono la vite.
Così il vino prende il sapore della terra
Ai piedi del vulcano, l’aglianico del Vulture acquista caratteristiche uniche ed autoctone, come la mineralità, la sua sapidità ed il colore rosso rubino intenso, che gli conferiscono eleganza e grande capacità di invecchiamento. Il processo di lavorazione richiede estrema dedizione: le uve di aglianico sono molto delicate e richiedono massima cura, in quanto i loro acini sono piccoli e dalla buccia sottile. Da Vigne Mastrodomenico le uve vengono solitamente vendemmiate in Ottobre e portate subito in cantina, un piccolo gioiello scavato nella roccia di tufo vulcanico, dal perfetto equilibrio tra temperatura e umidità. Ritorna cioè nella terra dal quale è nato, l’ambiente perfetto per la maturazione e la conservazione del vino, nella quale prende forza, gusto e nuovo vigore.